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Il ghiacciaio di Tanggula Mountains, la sorgente del fiume Yangtze
° Questo percorso può essere utilmente integrato con un lavoro del prof G. B. incentrato sullo stesso tema: CLICCA QUI
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Riscaldamento globale e ritiro dei ghiacciai
Le risorse idriche giocano un ruolo sostanziale nelle regioni dell'Hindu Kush e dell'Himalaya. Forniscono l'acqua per più della metà della produzione di cereali dell'Asia, e attorno al 25% per la produzione mondiale di cereali. La regione Himalayana - greater Himalayan region: il tetto del mondo - ospita le più alte aree presenti sulla Terra, e le più grandi aree coperte da ghiacciai e permafrost al di fuori delle Regioni Polari. Le risorse idriche da quest'area sono distribuite attraverso dieci tra i più grandi fiumi dell'Asia, nei bacini dei quali più di un miliardo e trecentomila persone trovano il loro sostentamento.
Clicca per ingrandireIntro
Nell'Himalaya vi sono all'incirca 15.000 ghiacciai, pari a circa 12.000 Km2 di acqua dolce. La catena himalayana è ricchissima anche di laghi, più di cento, tutti situati ad altitudini superiori ai 5.000 metri. La catena dell'Himalaya è una zona di nevi perenni, nonostante la vicinanza ai Tropici ed alimenta due grandi sistemi fluviali: il sistema fluviale orientale, che getta le sue acque nel Mare Arabico (ne fanno parte l'Indo e i suoi affluenti) e il sistema fluviale occidentale, che getta le sue acque nell'Oceano indiano e nel Golfo del Bengala (principalmente il Gange e il Brahmaputra).
Non sono veri e propri fiumi himalayani il Mekong, il Fiume Azzurro e il Fiume Giallo, che hanno la propria sorgente nell'altopiano tibetano; in questo caso si parla più propriamente di fiumi circumhimalayani, essendo comunque originati dallo stesso sistema geologico.
I fiumi che nascono in Tibet (tra i più importanti ricordiamo Brahmaputra, Indo, Mekong, Sutlej, Fiume Azzurro, Fiume Giallo) forniscono acqua e vita a quasi il 50% della popolazione mondiale e all'85% della popolazione del continente asiatico.
La portata di un fiume è la misura della quantità d'acqua che passa in un determinato punto del fiume; si misura in metri cubi al secondo; la misurazione calcola la quantità d'acqua in una sezione trasversale del fiume stesso, dal pelo dell'acqua sino al letto. La portata di un fiume si misura ogni giorno dell'anno (solitamente alla stessa ora), quindi si elabora una media annuale.
Molto interessanti risultano non solo le medie annuali (che ci forniscono dati sulle dimensioni di un corso d'acqua) ma anche le medie mensili, le quali ci descrivono il regime del fiume: possiamo avere fiumi che si ingrossano a primavera e in autunno, fiumi che si inaridiscono durante i mesi estivi, fiumi con una sola piena all'anno.
Vi sono diverse tipologie, la descrizione accurata delle quali può essere molto utile sia a fini agricoli che di prevenzione di eventuali alluvioni e inondazioni.
E' l’insieme delle variazioni della portata durante l’anno.
I fiumi possono essere a regime:
– Alpino: maggiori portate in estate quando avviene lo scioglimento di neve e ghiaccio, portate regolari per il resto dell’anno.
– Torrentizio (in Italia Appenninico): sono alimentati solo da piogge; le portate maggiori si hanno in primavera/autunno; in estate sono generalmente in magra.
Il bacino idrografico è quell'area (territorio) di raccolta delle acque che poi scorrono verso il medesimo fiume, mare o lago (tecnicamente si dice ricettore di acque).
Un bacino endoreico invece è un bacino idrografico del tutto particolare che raccoglie solo le acque piovane e quelle di un fiume, per poi convogliarle in un lago che non ha emissari. Per semplificare, il bacino endooreico è un territorio che convoglia acque verso un lago chiuso. Solitamente in natura abbiamo quindi un fiume che muore (termina il proprio corso) in un lago, senza che poi l'acqua possa continuare il proprio percorso verso il mare. Normalmente questa situazione si verifica all'interno di grandi aree molto lontane dalla costa, zone cosiddette continentali.
In Asia questo fenomeno lo possiamo riscontrare con i fiumi Amu Darya e Syr Darya che scorrono verso il lago d'Aral e lì esauriscono il proprio percorso; similmente si comporta il Tarim He che scorre verso la zona paludosa di Lop Nur per poi perdersi nel lago salato.
La portata d'acqua così abbondante che abbiamo in molti dei fiumi asiatici è determinata da due fattori principali: essi sono influenzati dai ghiacciai, da cui sono alimentati, e dalle piogge torrenziali che si verificano con l'arrivo del monsone estivo.
Il monsone è un vento periodico che si genera per la differenza di temperatura tra la massa continentale e quella oceanica; essendo il mare più freddo (area di alta pressione) e la terra più calda (area di bassa pressione) l'aria tende a spostarsi dal mare verso il continente. Questo fenomeno, riscontrabile in qualsiasi parte del mondo, qui in Asia è potenziato dalle enormi differenze che sussistono tra zone di alta e bassa pressione.
Il monsone estivo si verifica normalmente verso il mese di maggio/giugno e si esaurisce a fine agosto/primi di settembre. La piovosità è abbondantissima, tanto che vi sono zone che ricevono fino a 10/12 metri di pioggia in un anno.
Galleria
Clicca per ingrandireLunghezza dei fiumi
Portata media dei fiumi asiatici (m3/sec)
Non vi sono i dati relativi al fiume SUTLEJ in quanto esso è un affluente dell’INDO ed è estremamente difficile reperire informazioni che non siano concernenti i fiumi principali.
Il fiume TARIM HE ha una portata media è di 150 m3/sec. Questo dato non è stato inserito nell’istogramma in quanto è una misura così piccola che sarebbe stato difficile rappresentarla; il Tarim He è un fiume con bacino endoreico che attraversa il deserto di Taklamakan, nella regione dello Xinjiang (Cina); l’evaporazione è notevole e questo spiega la portata assai ridotta.
Per ciò che riguarda i fiumi AMU DARYA e SYR DARYA i dati non sono disponibili in quanto le acque di questi due fiumi sono deviate da innumerevoli canali artificiali per l’irrigazione dei campi di cotone; tale prelievo di acqua non è facilmente quantificabile e verosimilmente non è neppure stabile nel tempo. Il prelievo di acqua da questi due fiumi ha causato un disastro ambientale di proporzioni inenarrabili: il Lago d'Aral, un tempo il 2° specchio d'acqua salato più grande al mondo dopo il mar Caspio, ha perso gran parte della sua superficie.
Vedi il lavoro già citato del prof G. B.: CLICCA QUI
Nell’istogramma, invece, sono presenti altri due dati che possono essere interessanti. Una colonnina è interamente dedicata al delta dei fiumi GANGE e BRAHMAPUTRA, perché la portata di questo delta è di proporzioni enormi, pari a 350 Km di larghezza; in caso di piene, che sono devastanti, i due fiumi assieme giungono a portate record di 200.000 m3/sec.
Da ultimo è stata inserita anche una colonnina che rappresenta la portata media del Danubio, uno dei fiumi più imponenti d’Europa, navigabile per gran parte del suo corso, e con una portata inferiore solamente al fiume russo Volga: ciò per poter fare un confronto e comprendere pienamente la grandezza e la maestosità di alcuni dei principali fiumi asiatici.
Banca dati
FIUME AZZURRO (CHANG JIANG, YANGTZE)
LUNGHEZZA: Km 6.300
PORTATA: 34.000 m3/sec
BACINO: 1.800.000 Km2
SORGENTE: Quinghai (provincia della Cina)
ALTITUDINE SORGENTE: 5.042 slm
FOCE: Mar Cinese Orientale
STATI ATTRAVERSATI: Cina
CURIOSITA' - È il più grande fiume cinese sia per lunghezza che per vastità di bacino e portata. È considerato il confine interno tra la Cina meridionale e quella settentrionale.
Lungo il corso del fiume Azzurro nel 2009 è stata ultimata la Diga delle Tre Gole; secondo il governo cinese essa dovrebbe prevenire e contenere i rischi di inondazioni, dovrebbe rendere navigabile l'alto corso del fiume e produrre energia elettrica pari al 3% del fabbisogno annuo del Paese.
Molte sono state però anche le critiche avverso questa enorme diga: sono stati sommersi almeno 1300 siti archeologici; più di 120 villaggi sono stati evacuati ed ora si trovano all'interno del bacino della diga sott'acqua; un milione e mezzo di persone è statatrasferita; altre quattro milioni dovranno seguire la stessa fine entro il 2025; molte specie animali e vegetali si sono estinte o rischiano l'estinzione.
Wikipedia: La diga delle Tre Gole
FIUME GIALLO (HUANG HE)
LUNGHEZZA: Km 5.464
PORTATA: 2.571 m3/sec
BACINO: 745.000 Km2
SORGENTE: Ghiacciaio Halong (monti Anyemaquen)
ALTITUDINE SORGENTE: 4.400 slm
FOCE: Mar Giallo
STATI ATTRAVERSATI: Cina
CURIOSITA' - Il fiume Giallo ha la sua sorgente appena a sud del Deserto del Gobi. Il nome del fiume deriva dal colore delle sue acque che sono in effetti giallastre; ciò è dovuto ai sedimenti e ai materiali che sidepositano nel suo corso: si tratta di materiale trasportato dal vento e proveniente per gran parte dal deserto; tale materiale è il loess, che è appunto un sedimento eolico.
Le acque del Fiume Giallo sono assai pesanti a causa di questo enorme quantitativo di sabbie che esso trasporta; il risultato è un corso piuttosto limaccioso e fangoso, con una notevole pericolosità in caso di piene.
Quotidiano La Repubblica: informazioni sullo scioglimento del ghiacciaio Halong
BRAHMAPUTRA
LUNGHEZZA: Km 2.900
PORTATA: 30.000 m3/sec
BACINO: 670.000 Km2
SORGENTE: Tibet occidentale
ALTITUDINE SORGENTE: 4.700 slm
FOCE: Golfo del Bengala
STATI ATTRAVERSATI: Cina (Tibet), Bangladesh, India
CURIOSITA' - Questo fiume, navigabile per buona parte del suo corso, ha una portata d’acqua elevatissima; pochi fiumi al mondo lo eguagliano: il Rio delle Amazzoni e il fiume Azzurro.
La foce è posta nel Golfo del Bengala, ove confluisce anche il Gange, con il quale crea un unico, immenso delta. Le portate minime del Brahmaputra si attestano attorno ai 5.000 m3/sec (che è già una cifra ragguardevole) ma possono anche raggiungere i 170.000 m3/sec in occasione dei monsoni: in questi casi si verificano delle esondazioni che spesso sono distruttive,arrecando danni a persone, abitazioni e raccolti in quasi tutto il Bangladesh.
GANGE
LUNGHEZZA: Km 2.700
PORTATA: 15.000 m3/sec
BACINO: 1.000.000 Km2
SORGENTE: Himalaya (ghiacciaio del Gangotri)
ALTITUDINE SORGENTE: 4.500 slm
FOCE: Golfo del Bengala
STATI ATTRAVERSATI: India, Bangladesh
CURIOSITA' - Il Gange ha un regime che si potrebbe definire torrentizio con sbalzi tra le minime (600 m3/sec) e le massime (50.000 m3/sec) così elevati da raggiungere il rapporto di 1/83.
Il Gange è un fiume sacro per gli Indù, considerato una dea femminile (Devi); essi reputano che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dai peccati. Il Gange attraversa diverse città, ma quella sacra, per eccellenza, è Varanasi. A Varanasi molti Indù recano i propri morti per la cremazione che avviene lungo le sponde del fiume, poi le ceneri vengono disperse nelle sue acque; a Varanasi sono molto diffusi i ghats, che sono scalinate che scendono direttamente nel Gange e permettono ai credenti di immergersi per le abluzioni sacre.
Il bacino del Gange supera il milione di Km 2 e ospita due metropoli come Delhi e Calcutta; nel suo bacino trovano luogo oltre mezzomiliardo di persone, forse la zona a più alta densità abitativa dell’intero pianeta. Le acque del Gange sono fondamentali per l’agricoltura del luogo, favorendo la coltivazione di riso, barbabietole da zucchero, patate, grano e lenticchie.
L’arretramento del fronte del ghiacciaio, che ne è la sorgente (il Gangotri), preoccupa quindi soprattutto per le eventuali ripercussioni a livello dell’economia della regione.
Per il ritiro del chiacciaio Gangotri, e più in generale per i ghiacciai che si stanno ritirando in Bhutan-Himalaya, vedi il lavoro già citato del prof G. B.: CLICCA QUI
INDO
LUNGHEZZA: Km 3.180
PORTATA: 6.700 m3/sec
BACINO: 1.165.000 Km2
SORGENTE: Himalaya (Tibet)
ALTITUDINE SORGENTE: 5.500 slm
FOCE: mare dell’Oman (Oceano Indiano)
STATI ATTRAVERSATI: Cina (Tibet), India, Afghanistan, Pakistan
CURIOSITA' - La denominazione dell’intero subcontinente indiano deriva dal nome di questo fiume anche se esso attualmente scorre per la maggior parte in Pakistan.
Il fiume è alimentato da ben venti affluenti; la zona del delta è chiamata Sapta Sindhu ("Sette Fiumi") in quanto vi sono sette rami principali che sfociano nel mare. Il delta si estende per una lunghezza di ben 200 km di costa, rappresentando un caso davvero notevole a livello mondiale. La zona a nord, invece, nella regione del Punjab, è caratterizzata dalla confluenza di cinque affluenti dell’Indo, infatti letteralmente Punjab significa proprio terra dei cinque fiumi.
L’Indo è la principale fonte idrica dell’intero Pakistan ma le sue acque sono sfruttate anche per esigenze industriali.
SUTLEJ
LUNGHEZZA: Km 1.450
PORTATA: dato non disponibile
BACINO: 48.000 Km2
SORGENTE: Himalaya (Tibet)
ALTITUDINE SORGENTE: 4.600 slm
FOCE: Indo (affluente)
STATI ATTRAVERSATI: Cina (Tibet),India, Pakistan
CURIOSITA' - Il Sutlej è il più orientale degli affluenti dell’Indo e uno dei cinque fiumi che danno il nome al Punjab (terra dei cinque fiumi). Pur essendo un fiume internazionale, da suddividersi tra India e Pakistan, per un trattato stipulato tra i due Paesi le sue acque sono sfruttate economicamente quasi per intero dall’India.
E' in costruzione un canale artificiale che collegherà il Sutlej con uno degli affluenti più grandi del Gange; in questo modo sarà possibile la navigazione dalla costa occidentale a quella orientale dell’india, dal mare dell’Oman al Golfo del Bengala; questo canale prende il nome di SLY (SutlejYamuna Link).
Le acque del Sutlej sono utilizzate per scopi agricoli e per la produzione idroelettrica, grazie alla grande diga BhakraNangal.
AMU DARYA
LUNGHEZZA: Km 2.650
PORTATA: dato non disponibile
BACINO: 465.000 Km2
SORGENTE: Pamir
ALTITUDINE SORGENTE: dato non rintracciato
FOCE: paludi salate del lago Lop Nur
STATI ATTRAVERSATI: Afghanistan, Tajikistan, Turkmenistan, Uzbekistan
CURIOSITA' - È il fiume più lungo dell'Asia Centrale ed è navigabile per quasi 1.500 km; il suo è un tipico bacino endoreico.
La sua foce era originariamente il lago d'Aral ma per l'abbassamento e il ritiro delle acque di quest'ultimo ora l'Amu Darya finisce il suo corso nelle sabbie del deserto.
Peraltro la causa principale dell'abbassamento delle acque del lago d'Aral è proprio dovuta all'uso indiscriminato delle acque del fiume Amu Darya: dal fiume infatti si diparte il canale di Karakum, il più grande canale artificiale al mondo per l'irrigazione.
L'Amu Darya è caratterizzato da due periodi di piena all'anno: una piena in primavera, causata dallo scioglimento delle nevi tra aprile e maggio, e la seconda in giugno e nei mesi estivi, da addebitarsi allo scioglimento dei ghiacciai.
Collegati al sito https://it.wikipedia.org/wiki/Canale_del_Karakum per maggiori notizie sul canale del Karakum.
SYR DARYA
LUNGHEZZA: Km 2.200
PORTATA: dato non disponibile
BACINO: 220.000 Km2
SORGENTE: Tian Shan (Kazakhstan)
ALTITUDINE SORGENTE: dato non rintracciato
FOCE: lago d'Aral
STATI ATTRAVERSATI: Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Uzbekistan
CURIOSITA' - E' un fiume dell'Asia Centrale con bacino endoreico.
La sua foce era originariamente il lago d'Aral, come il gemello Amu Darya. Un complesso sistema di canali artificiali ha fatto sì che le sue acque fossero deviate per irrigare enormi latifondi a partire dal XVIII secolo. Tale pratica è stata ampliata a dismisura negli anni 19501980 per la coltivazione del cotone; il risultato è stato una diminuzione drastica della portata del fiume, di cui non è neanche dato sapere i dati statistici aggiornati.
Per la diminuzione della portata del fiume si è avuto come conseguenza anche la riduzione sempre più amplia della superficie del lago d'Aral. In tempi recenti fortunatamente e grazie all'intervento delle autorità kazake si è avuta una inversione di tendenza; ora alcuni lavori di ottimizzazione hanno riportato il fiume Syr Darya a sfociare nuovamente nel Piccolo Aral.
Per ulteriori informazioni collegati al seguente sito http://it.wikipedia.org/wiki/Piccolo_Aral
TARIM HE
LUNGHEZZA: Km 2.030
PORTATA: 150 m3/sec
BACINO: 1.150.000 Km2
SORGENTE: alture del Karakorum
ALTITUDINE SORGENTE: dato non rintracciato
FOCE: paludi salate del lago Lop Nur
STATI ATTRAVERSATI: : Cina
CURIOSITA' - Il Tarim He è un bacino endoreico; attraversa il deserto del Taklamakan e getta le proprie acque nelle paludi salate del Lop Nur. La zona è quella della regione autonoma dello Xinjiang, abitata dalla etnia degli Uiguri. Si calcola che in questa zona vivano all’incirca dieci milioni di persone.
Il lago salato di Lop Nur, ove sfocia il Tarim, è vasto 2500 km.
In questa zona sembrano esserci grandi risorse di petrolio e gas naturale. Nel frattempo la Cina ha utilizzato e continua ad utilizzare la zona per test nucleari di diverso tipo, sia per scopi bellici di deterrenza che per scopi civili e industriali.
Collegati al seguente indirizzo per alcune informazioni sul sistema idrico di Turfan http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_idrico_di_Turfan
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